Paolo La Motta
Biografia
Nato a Napoli nel 1972. Si avvicina all’arte sin da bambino nelle sue continue visite al Museo di Capodimonte. Studia al Liceo Artistico di Napoli dove si diploma nel 1990, in questo periodo ha modo di incontrare il pittore e fotografo Giuseppe Desiato, che lo porterà per la via dell’esperimentazione e delle scoperte dell’arte contemporaneo. Nel 1994, La Motta, si diploma all’Accademia di Belle Arti dalla mano dello scultore d’origine messinese Augusto Perez da cui apprende un forte legame con l’approccio romantico ed espressionista verso la produzione scultorea. Il suo forte impegno sociale va a pari passi con la sua ricerca artistica. Dal 2000 dirige a più riprese il laboratorio di ceramica dell’Istituto Papa Giovanni XXIII, istituzione che si configura come punto di riferimento per i ragazzi del rione Sanità, sono infatti i quartieri popolari della Stella, della Sanità, dei Vergini e dei Miracoli a costituire il mondo in cui l’artista vive e dai quali egli trae ispirazione per nutrire il suo repertorio Questo suo universo però si incrocia e si amalgama allo stesso tempo con i suoi incessanti studi sull’arte dell’800 e dell’900 italiano e napoletano ed il suo profondo interesse nei confronti dell’arte contemporanea già dagli anni ’80, questo sincretismo permea con chiarezza attraverso i volumi, i materiali, i colori e i soggetti che caratterizzano la sua produzione artistica che si rivela sempre aperta a tutte le contaminazioni culturali. La Motta è un “movimento” in sé stesso, egli coniuga una vastissima conoscenza dell’arte con uno sguardo indagatore e acuto della realtà immediata. Insieme alle figure di uomini e donne – sia dipinte che scolpite – si trovano anche le architetture, gli scorci e gli spigoli, le forme compiute ed il non finito, e le vedute che richiamano un Thomas Jones.
Nei suoi lavori – che spaziano fra la pittura e la scultura – si danno appuntamento svariati discorsi e linguaggi che hanno come filo conduttore la ricerca del volume, lo spazio ed il colore.
Dal 1998 espone in Italia e all’estero, numerose sono le mostre sia collettive che personali e le collaborazioni con gallerie italiane e francesi, tra queste ultime va segnalata la Galleria Mediterranea (storica galleria napoletana d’arte del Novecento napoletano). Nel settore istituzionale si annoverano le personali a Castel dell’Ovo con la mostra Sguardoltre, al Museo Archeologico Nazionale con Al Museo; al PAN (Palazzo delle arti Napoli) con Passaggi, e di recente, le personali nell’ambito del ciclo di mostre-focus che ospitano artisti contemporanei in dialogo con la collezione storica Incontri sensibili: Paolo La Motta incontra Capodimonte, 2018 e Capodimonte incontra la sanità 2021.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti pubblici, tra cui: nel 2005 vince il Premio giovani scultura presso l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma; nel 2006, ottiene il Quinto Premio Internazionale di scultura dell’Accademia Albertina di Torino; nel 2013, riceve il Premio Michetti del Museo Michetti di Francavilla a Mare. Ed infine, l’acquisizione, da parte del Museo di Capodimonte, del polittico dedicato a Genny Cesarano, come parte della collezione permanente della sezione contemporanea. È inoltre presente in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.