Giorgio Tentolini
Biografia
Casalmaggiore (Cr), 1978
Dalla studiata sovrapposizione di ritagli su strati di rete metallica riemergono, con la consistenza di impalpabili visioni, le gradazioni chiaroscurali delle istantanee che lo scatto fotografico dell’artista ha sottratto al frastuono mediatico della contemporaneità: anatomie, volti di jeunes-filles e manichini (Presenze), soggetti della statuaria classica (Pagan Poetry) e la struttura architettonica di appartamenti (Immobili). Fin dai primi anni 2000 il suo approccio analitico alla visione lo porta suddividere l’immagine in livelli di luminosità, scanditi nell’acetato, nel plexiglass, nella carta nelle reti in pvc e nel tulle. Le opere in rete metallica (2016-2020) rappresentano l’apice di questa ricerca espressiva. Il gioco di intreccio, sfasatura e sovrapposizione dei moduli esagonali che compongono la maglia delle reti si trasforma nella trama percettiva attraverso la quale l’occhio coglie i tratti distintivi del soggetto, strutturato dalla stratificazione delle zone di luce e ombra. Vincitore del Premio Nocivelli, del Premio Rigamonti nell’ambito del Premio Arti Visive San Fedele di Milano, del Premio Paratissima Torino e Menzioni Speciali all’ArTeam Cup della rivista Espoarte, l’artista ha esposto a Londra, Berlino, Amsterdam, nel Principato di Monaco, oltre che presso: il Palazzo del Monferrato di Alessandria, la Fondazione Dino Zoli di Forlì e il Palazzo della Ragione di Verona. Nel 2014 una sua opera entra nella collezione permanente del MAR di Ravenna. Nel 2018, come finalista del Premio Cairo, curato dalla rivista Arte, espone al Palazzo Reale di Milano.
The chiaroscuro shades of the snapshots that the artist photographic shot has subtracted from the communicative cacophony of contemporary society re-emerge from the studied overlapping of clippings, made on layers of wire mesh, with the consistency of impalpable visions: anatomies, faces of jeunes-filles and mannequins (Presenze), subjects of classical statuary (Pagan Poetry) and the architectural structure of apartments (Immobili). From the early 2000s his analytical approach to vision led him to subdivide the image into levels of light, marked on acetate, plexiglass, paper, PVC nets and tulle. The works in metallic mesh (2016-2020) represent the peak of this expressive research. The game of interwining, shifting and overlapping of the hexagonal modules that make up the mesh of the net turns into the perceptual texture through which the eye captures the distinguishing traits of the subject; it is structured by the stratification of light and shade zones. Winner of the Nocivelli Prize, of the Rigamonti Prize as part of the San Fedele Visual Arts Prize in Milan, of the Paratissima Torino Prize and the Special ArTeam Cup Prize, promoted by Espoarte magazine, the artist exhibited in London, Berlin, Amsterdam, in the Principality of Monaco as well as at: the Palazzo del Monferrato in Alessandria, the Dino Zoli Foundation in Forlì and the Palazzo della Ragione in Verona. In 2014 one of his works became part of the permanent collection of the MAR in Ravenna. In 2018, as finalist in the Cairo Prize, curated by Arte magazine, he exhibited at the Palazzo Reale in Milan.